Casa mia è tutta bianca, ma proprio tutta: bianche le porte, bianchi i pavimenti, bianca buona parte dei mobili. L’altra metà è nera, l’altro colore creato appositamente per evidenziare la polvere.
Vi chiederete a questo punto: come mai sei stata così babbea da arredare una casa in questo modo? Fosse stato per me avrei scelto pavimenti rosati, screziati, grigetti, a pallini, a minuscole losanghe, viola chiaro, arancione tenue, fucsia, anche marroni a pois beige, ma non certamente bianchi ! La casa l’ha arredata il mio lui, con un gusto impeccabile e un mobilio delizioso, regalando all’insieme un tocco femminile ma non melenso piacevolissimo al vedersi. Questo quando neanche ci conoscevamo.
Ecco perché oggi abito nella Casa Bianca.
Anche quando non combattevo ancora con un minorenne vi assicuro che non sono mai stata in grado di mantenerla del tutto pulita, e non sono certamente una persona indolente, io. Mia madre mi ha messo in mano un piumino da spolvero fin nella culla; la casa dove sono cresciuta profumava di candeggina e disinfettante. Di conseguenza, la cultura del pulire “presto e bene” ce l’ho proprio nel DNA. La polvere mi provoca attacchi di panico, se il caffè trabocca dalla moka sul piano della macchina del gas appena lucidato sono capace di svenire, riesco a disinfettare la casa con l’autoclave in cinquanta minuti netti ma non è mai abbastanza. Non perché io sia una maniaca della pulizia, ma perché è oggettivamente impossibile mantenere pulita una casa nivea, neanche un esercito di professionisti superpagati ci riuscirebbe.
Ve la descrivo: 80 mq di abbagliante candore con quattro grandi terrazzi che circondano il tutto, grigliato di legno in tutti i balconi dove aracnidi stacanovisti tessono ragnatele a prova di molotov, due bagni (naturalmente total white), quattro porte finestra, tre armadi per esterni marrone scuro doghettati (una mano santa per la polvere), termosifoni nei bagni identici a quelli degli alberghi (comodissimi per riscaldare gli asciugamani ma perennemente ricoperti di sporcizia), un bambino con un concetto opinabilissimo dell’ordine e un marito con la sindrome di Mike Delfino che dissemina attrezzi da carpentiere in ogni dove.
Cerco di addomesticarli a colpi di urlacci da sempre, a volte l’operazione riesce . A volte, però… Mio marito è un uomo estremamente collaborativo per quanto riguarda l’accudimento di nostro figlio, però dispone di scarsissimo tempo per aiutarmi nei lavori domestici.
“Nooooooooooo, io una persona in casa mia per farmi dare una mano con le pulizie non ce la metterò mai!”. Ho sempre ragionato in questo modo, ma poi ho scoperto i vantaggi derivanti dal delegare un po’ il lavoro domestico, fosse anche soltanto per un’oretta ogni tanto.
Il tema cult del momento è naturalmente “dove vado in vacanza quest’estate?”, raramente pensiamo a prenderci una pausa dai nostri compiti quotidiani. E’altrettanto benefico, fidatevi.
Prendersi una vacanza dalle pulizie domestiche è salutare e non è poi così costoso. E’ una voce che con un po’ di organizzazione non inciderà granché sul bilancio familiare, ma sull’equilibrio psichico di chi deve sobbarcarsi il lavoro domestico, sì, e in senso del tutto positivo. I costi sono variabili, ma in genere vanno da un minimo di 8 a un massimo di 12 euro l’ora.
Fino a un anno fa circa lavoravo dalle dodici alle quattordici ore giornaliere. Potevo farlo a domicilio, ma sempre dodici ore erano. Tempo per occuparmi della Casa Bianca ne avevo pochissimo, con le conseguenze che potete facilmente intuire. Ho deciso circa tre anni fa che non potevo andare avanti così: concentrare i compiti domestici durante il week end era veramente stancante, persino per una donna affetta dalla sindrome di Wonder Woman come me.
Ho finalmente realizzato che il problema non erano tanto i soldi, il problema ero io. La conclusione? Oggi, che i miei ritmi lavorativi si sono ridotti sensibilmente, ricorro di rado ai preziosi servigi di Alina, la deliziosa ragazza che ogni settimana veniva per tre ore ad aiutarmi in casa. Ora lavora principalmente in casa di mia suocera, che abita nel mio stesso stabile, ma almeno una volta al mese ritorna da me. In questo modo ottimizziamo sia i tempi (per Alina) che le spese.
Non è semplicissimo trovare qualcuno disposto a lavorare per voi soltanto un’oretta/due a settimana, se è questa la vostra esigenza, ma se prendete accordi con una vostra vicina di casa che ha bisogno di assistenza per le due ore successive, o precedenti, allora il gioco è fatto.
Per quanto mi riguarda, sto progettando da tempo di prendermi una vacanza dalle pulizie con un sistema decisamente più economico: nei vari siti specializzati si possono trovare offerte per acquistare 10, 12 o 14 ore di pulizie professionali a partire da 39 euro.
Appena riuscirò a “beccare” una di queste offerte (vanno letteralmente a ruba), vi saprò dire come è andata. Nel frattempo, vi auguro di trovare la soluzione migliore per le vostre vacanze, sia quelle più canoniche in riva al mare/a fare trekking in montagna, sia quelle per faticare meno in casa.