I tarsomenidi sono acari molto piccoli di circa 0,1-0,2 mm con forte dimorfismo sessuale.
La femmina più grande del maschio, si riconosce da qualsiasi altro acaro per le zampe dell’ultimo paio che sono lunghe e sottili, mentre nel maschio lo stesso paio di zampe è robusto e a forma di forcipe.
Hanno uova più grandi rispetto alla madre, si nutrono di ife fungine; attaccano foglie, fiori e boccioli provocando talora danni rilevanti.
Il Polyphagotarsonemus è divenuto negl’ultimi anni sempre più aggressivo dove in pieno campo colpisce agrumi e piante ortive, essendo più presente nelle colture protette dove attacca piante e fiori. Con le sue punture provoca necrosi ostacolando lo sviluppo dei germogli e provocandone la deformazione (bollosità, epinastia)
Gli adulti sono di colore chiaro er vivono nella pagina inferiore della foglia, sui boccioli e sui germogli. La lotta chimica è difficoltosa perché è difficile stabilire i sintomi, perché quando sono palesi il danno è già grave.
Si può comunque usare con un certo successo Endosulfan con trattamenti molto ravvicinati in base alla gravità dell’infestazione.
Buono l’esito dei nuovi acaricidi Fenpiroximate e Fenazaquin; i trattamenti avranno successo se saranno stati applicati precocemente.